L’uso terapeutico della cannabis è adesso pienamente legale anche in Abruzzo, un passo avanti verso la legalizzazione totale? Speriamo.

cannabis terapeutica
Buste di marijuana venduta a scopo terapeutico.

Oggi ho sentito che il governo avrebbe legalizzato l’uso della marijuana a scopo terapeutico.
Quello che è successo, in realtà, è che il neonato governo Renzi ha deciso di non impugnare la legge regionale abruzzese che legalizza la somministrazione di farmaci contenenti cannabis o thc.
La vendita a scopo ricreativo, invece, resta illegale.

La cosa che mi interessa notare però è il diffuso interesse verso la cosa da parte di persone che dei progressi della medicina solitamente se ne sbattono altamente, mentre adesso sono tutti contenti perchè la cannabis si fa strada sempre di più nel mondo della medicina ufficiale.
La cannabis viene considerata efficace per combattere l’anoressia, ad esempio, e per ridurre la nausea in pazienti sottoposti a chemioterapia.

Si parla anche di altri effetti benefici, ma su internet si legge tutto e il contrario di tutto, segno che ancora non ne sappiamo abbastanza.
E – sopratutto – che il dibattito non è scevro da prese di posizione a priori, per cui alcuni dipingono la situazione tutta in nero (la cannabis uccide – che è una cazzata) e altri tutta in rosa (la cannabis fa bene sempre e comunque – che è un’altra cazzata).

cannabis renzi
Il premier Matteo Renzi non si oppone all’uso della cannabis. E si vede.

Il punto è che tutto questo interesse ha sopratutto un valore simbolico, è una sorta di lotta ideologica tra benpensanti, cattolici e altri mentecatti che vedono nella cannabis l’incarnazione del male e fautori della liberalizzazione totale che vedono la cannabis come un innocuo passatempo ricreativo.

Se si accetta che la cannabis è una medicina, pensano questi ultimi, allora ne si accetterà anche l’uso ricreativo.
E’ un discorso che non regge, però: anche il valium è regolarmente prescritto dalla medicina ufficiale, ma non per questo posso allegramente imbottirmi di valium senza conseguenze.

L’uso medico e l’uso ricreativo di una sostanza sono cose completamente diverse, ed è giusto che rimangano tali.

Tuttavia anch’io sono favorevole alla legalizzazione anche a scopo ricreativo, ma per motivi completamente diversi: eliminare un enorme giro di denaro che attualmente è in mano alla criminalità organizzata, e recuperare un mucchio di soldi in un momento in cui la nostra bella italia sprofonda nel fango.
Uno studio francese sostiene che dalla liberalizzazione della cannabis si recuperebbe un miliardo di euro, e in italia potrebbero essere anche di più.
Una barca di soldi che invece attualmente vengono lasciati tranquillamente in mano alla progenie più abominevole che l’umanità abbia mai partorito.

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Tessuto in canapa

Non ci sono scuse: ogni volta che comprate l’erba o il fumo dallo spacciatore all’angolo state finanziando i primi responsabili della situazione disastrata del paese in cui per nostra sfortuna siamo nati. Lo sapete che i vostri soldi non vanno a Telethon, no?
Potete trovare tutte le scuse che volete ma questo è un dato di fatto incontrovertibile.

La legalizzazione della cannabis anche per uso ricreativo è un passo obbligatorio nella lotta alla criminalità organizzata, e potrebbe essere un buon aiuto per uscire dalla crisi, e questi mi sembrano già motivi sufficienti per attuarla immediatamente.

PRO Cannabis: si potrebbe sottrarre un enorme giro di denaro alla mafia.
CONTRO Cannabis: l’uso senza criterio fa male, e il fatto che possa essere legalizzata non cambia questa realtà

Ps: L’Osservatore Bipolare combatte per la liberalizzazione totale della cannabis, della prostituzione e del pollo fritto, e ha bisogno del vostro aiuto. Se volete supportarci mettete mi piace alla nostra pagina fb. E’ una questione di etica, ecco.