Le relazioni amorose su Facebook.

Il signor Facebook, si sa,  è il nostro confidente più vicino, l’amico non fidato a cui non diresti niente ma che nonostante tutto…conosce ogni cosa di noi e di come viviamo le nostre vite, e in particolar modo, di come-quando-dove le persone si relazionano tra loro.

E proprio per risollevare i nostri animi  lo staff di Facebook ha fornito alcune informazioni sul modo in cui si formano le relazioni, mostrando i dati  di utenti anonimi ( persone inconsapevoli di essere un puntino in una tabella in una conferenza che si svolge solo tra nerd  in streaming mondiale) e sputtanando un po’ i comportamenti più diffusi in materia di AMMORE! <3

I risultati con i grafici ufficiali li trovate nei credits a fine pagina…ma noi vi risparmiamo questo sforzo andando direttamente a riassumere e  commentare i risultati.

1 . In media, gli uomini sono più vecchi di 2,4 anni rispetto al loro partner femminile .

DONNE! Addio ai vecchi sogni erotici! Il TOY BOY rimane solo una storia da gossippari dell’ultimo momento.
La realtà è un’altra, fatevene una ragione.

Facebook dice che gli uomini sono i partner più anziani nei rapporti eterosessuali il 67 % , mentre le donne sono più anziane solo nel 13%  dei casi.
In Egitto si ha una maggiore differenza d’età, gli uomini sono in media più vecchi di  5,09 anni rispetto ai loro partner femminili, al contrario, nei paesi scandinavi si hanno più rapporti tra coetanei .

2 . I primi 12 mesi sono fondamentali quando si tratta di determinare se un rapporto durerà la distanza.

Il signor Facebook ha scoperto l’acqua calda e, visto che non ci sono più le mezze stagioni, ha anche affermato che le relazioni che iniziano in inverno hanno una maggiore probabilità di durare rispetto a quelle che iniziano in altri periodi dell’anno.
Il signor Facebook dice inoltre che nel periodo che va da maggio a luglio è il momento più importante per le rotture di relazioni (e di scatole), perchè si sa, se vi taggano in una foto compromettente…è inutile denunciare Facebook…la responsabilità è vostra!

3 . Le persone aggiornano compulsivamente lo status di Facebook nei mesi prima di un rapporto, ma una volta che “si fidanzano ufficialmente” si tranquillizzano.

Nei 100 giorni prima dell’inizio di un rapporto le persone condividono cose divertenti rivolte agli amici  e ai loro potenziali partner per apparire affascinanti, interessanti, socievoli e spiritosi.
Ricordiamo, per esempio, le foto con la bocca a culo di gallina, il drink al bar cool e le facce alcolizzate di gente delirante in discoteca.

4 . Quando un rapporto si avvia, la gente inizia a pubblicare cose più felici quasi immediatamente.

Come in tutte le favole tristi, la gente diventa nauseante e pucciosa  dopo il fidanzamento. I post pubblicati sul social network si incentrano perlopiù su immagini di cuoricini, gattini e torte a forma di cuore.
E’ dunque giustificabile il fatto che i fidanzati vengano allontanati come la peste ed evitati da amici e parenti; per questo motivo non possono più taggare nessuno nelle loro “fotine” all’infuori del proprio partner o animale domestico.

5 . In tutto il mondo  vi è un basso numero di matrimoni interreligiosi.

Non c’è verso, non vi sposerete mai con uno Jedi o con un Pastafariano se siete Cattolici, Mussulmani o Buddisti.

6 . Se interrompi una relazione “pubblicamente” i tuoi cari amici di Facebook invaderanno la tua bacheca e ti riempiranno di messaggi privati…provandoci!

In un gruppo di persone che erano state ” in una relazione ” per almeno quattro settimane e tornati ad essere “single”, gli analisti hanno scoperto che il livello di interazioni ( messaggi inviati e ricevuti  e commenti nella timeline) è aumentato del 225% il giorno in cui hanno cambiato il loro status.

7. Ciliegina sulla torta. Qual è il momento più gettonato per interrompere una relazione?

Dopo San Valentino e prima di Natale .

PRO Situazione sentimentale su FB: rimpiazzo facile, vetrina aperta, meno spiegazioni.
CONTRO Situazione sentimentale su FB: più domande inopportune da parte di gente inutile.

Vi lasciamo con una perla di video per riflettere quando vi sputtanerete da soli su FB.

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Credits: Facebook data Science

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