Abbiamo dato un po’ di musica “strana” in pasto a Shazam, per vedere se è davvero in grado di trovare anche i brani meno conosciuti. Ecco quello che abbiamo scoperto.

shazam logo
Il logo di Shazam. L’avete visto tutti almeno una volta vero?

Praticamente quasi tutti quelli che conosco usano Shazam, la famosa applicazione che è in grado di trovare titolo e artista di una canzone semplicemente ascoltandola.

Io non mi sono mai fidato tanto, ogni volta che provavo a usarla dai telefonini dei miei amici Shazam si rifiutava di funzionare. Ma c’era sempre il dubbio che la colpa fosse dei rumori ambientali o di qualche altra diavoleria.
Così stasera ho deciso di provare in modo più scientifico: mi sono messo al pc, ho avviato Spotify e ho fatto ascoltare a Shazam un po’ della musica che mi piace, pensando “se trova la musica che piace a me allora trova qualsiasi cosa”.
Ovviamente dopo un po’ – man mano che capivo i punti di forza e le debolezze di questa app – mi sono fatto prendere la mano e alla fine gli ho fatto ascoltare un po’ di tutto.
Ecco quello che ho imparato.

Il fatto che una canzone sia famosa o meno non ha molta importanza.
Shazam ha riconosciuto Paradise Down South degli Ostara (uno dei miei gruppi preferiti) che aveva meno di mille ascolti.
Ha trovato anche gli Ordo Rosarius Equilibrio e – con un po’ di difficoltà in più – i Sonne Hagal.
Nemmeno Suicide Commando gli è sfuggito, anche se ce l’ha fatta al terzo o quarto tentativo.
Ma chi minchia sono questi? Vi starete chiedendo.
Appunto, voi non li conoscete ma Shazam sì.
Bella sorpresa.

shazam marduk
Gente che non piace a Shazam. I Marduk in questo caso.

Molto dipende invece dall’orecchiabilità della musica.
Brani con una melodia ben definita vengono trovati facilmente, mentre le sonorità più caotiche o monolitiche mettono l’app in difficoltà.
Gli ho fatto ascoltare i Marduk e i Morbid Angel (black e death metal rispettivamente, tutte canzoni con migliaia di ascolti) ma non ci ha cavato un ragno dal buco.
Ho provato anche con un po’ di power noise (Asche e Converter, per essere precisi) e mi ha guardato come a dire “ma sei cretino?”.

Se vi piacciono le sonorità estreme Shazam non fa per voi.

Basta però dargli in pasto cose un pelo più ascoltabili, tipo i Metallica dei tempi andati o i Sonic Youth, e funziona benissimo.

Allora mi sono detto, beh, è il rumore il problema di Shazam.
Ora metto la canzone più ascoltata su Spotify e cerco di fargliela riconoscere mentre faccio casino in qualche modo.
E’ venuto fuori che la suddetta canzone è “Timber” di Pitbull e Kesha, l’ho ascoltata e – dopo essere corso in bagno a vomitare – ho messo in atto il mio piano.
Nada, Shazam è andata KO mentre io cantavo “lallalà lallalà” per coprire quella porcheria che incredibilmente ha 120 milioni di ascolti.
Grazie al cazzo, direte voi, ma bisogna sempre verificare le proprie tesi anche quando sembrano scontate.

pitbull kesha shazam
Questo è il singolo più ascoltato su Spotify. Sto pensando a emigrare. Su Urano.

Un’ultima cosa: ho collaudato Shazam con i gruppi che abbiamo recensito sull’Osservatore Bipolare: i Clan of Xymox li ha trovati subito, i Corvus Corax li ha trovati al terzo tentativo, mentre per Blokkmonsta e Schawartz non c’è stato nulla da fare.

Che dire, Shazam va meglio di quanto mi aspettassi, anche con la musica underground, a meno che non sia metal estremo o power noise.
O a meno che non ci siano altri suoni che interferiscono pesantemente con la musica (bella scoperta eh?).

Detto questo, l’ho disinstallata.
Perchè?
Perchè tanto la musica che ascolto io non passa alla radio, e nei locali non la mettono.
Sicchè non ho che farmene, quando ascolti una canzone su internet di solito il titolo c’è scritto.

PRO Shazam: funziona inaspettatamente bene
CONTRO Shazam: non apprezza il metal estremo

Ps: l‘Osservatore Bipolare vorrebbe fondare un gruppo power-dark-reggae-suicidal-dubstep-noise-pop, ma per adesso abbiamo solo una diamonica a testa, retaggio della scuola media. Tu hai il potere di cambiare questa situazione,mettendo un mi piace alla nostra pagina fb.

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