Motori di Creazione è un’opera affascinante sul futuro della nanotecnologia. Scritto trent’anni fa ma ancora incredibilmente attuale.

motori di creazione
La copertina dell’edizione americana

Ho letto “motori di creazione” quasi tutto d’un fiato, in un paio di notti insonni dallo schermo relativamente piccolo del mio cellulare.
Poco prima che arrivassi alla fine ero fermamente convinto che questo libro fosse stato scritto due o tre anni fa, e solo quando nell’ultima parte l’autore – Eric Drexler – cita più di una volta l’Unione Sovietica come interlocutore politico degli Stati Uniti mi sono accorto che il libro che – metaforicamente – avevo in mano doveva essere molto più vecchio.

E infatti la data della prima pubblicazione è il 1986, quando ancora le radio funzionavano coi mangianastri e a casa mia c’era una vecchia tv in bianco e nero a 12 canali.

motori di creazione eric drexler
Eric Drexler

Sembra una considerazione marginale, ma credo che possa dare l’idea di quanto questo libro, a quasi trent’anni dalla sua pubblicazione, appaia innovativo e profetico.

Il tema della nanotecnologia è oggi sulla bocca di tutti, in effetti, ma se volete capire veramente di cosa si tratta questo bellissimo saggio è un ottimo punto di partenza.
Non solo perchè gran parte delle previsioni – almeno quelle meno ardite – in esso contenute si poi rivelate realistiche, ma sopratutto perchè permette di leggere in un modo inedito (almeno per me) la struttura della realtà e della vita.

Che le strutture viventi siano macchine a tutti gli effetti e che il nostro funzionamento abbia basi prettamente meccaniche lo sapevo già e in fondo lo sappiamo tutti, ma un conto è averne una vaga consapevolezza, un altro è vedere esposta in concetti semplici, lucidissimi e comprensibili la natura “meccanica” della vita.

L’unica differenza tra quella che oggi chiamiamo “tecnologia” e quella che chiamiamo “vita” è nell’ordine di grandezza: mentre la vita opera a livello di atomi e molecole la tecnologia opera a livello “molare”. Ovvero – rozzamente – prende grossi ammassi di atomi (che chiamiamo “materiali”) e li assembla tagliando, incollando, fondendo, aggangiando e via dicendo.

La natura invece lavora a livello molecolare, appunto: alcune macchine microscopiche (i ribosomi contenuti nelle cellule) costruiscono proteine seguendo le istruzioni presenti in un codice (il dna) contenuto nel nucleo cellulare. Quello che chiamiamo vita non è altro che questo sofisticatissimo processo di continua costruzione. 

La concezione della vita come “macchina molecolare” appare di colpo plausibilissima, e plausibilissima appare anche la possibilità di ricrearla, di manipolarla e di piegarla agli scopi e al benessere dell’umanità.

Macchine viventi, macchine che generano altre macchine, macchine che pensano sembrano temi cari alla fantascienza. Tuttavia tali macchine già esistono: noi siamo quelle macchine. E se esistono vuol dire che rispondono a leggi fisiche, oggettive, comprensibili.
E questo significa che anche noi – noi macchine-uomo – ne potremmo creare altre. La tecnologia futura, secondo Drexler, non apparirà molto differente dai meccanismi naturali: gli oggetti che useremo domani (e “domani” potrà essere tra cento o mille anni, non lo sappiamo) non saranno “fabbricati” in capannoni industriali o in officine da quelle che Drexler chiama macchine sferraglianti, ma nasceranno e si svilupperanno in modo analogo alla materia vivente grazie a macchine molecolari simili a quelle che oggi costruiscono le nostre ossa e la nostra pelle.

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Esempio di come potrebbe apparire una macchina molecolare.

Noi stessi giungeremo a conoscere così bene i meccanismi che stanno alla base della vita che cambieremo noi stessi: potremmo invertire i processi legati all’invecchiamento, curarci da qualsiasi malattia e creare tutto quello che vogliamo partendo da semplici atomi.

Un’ultima, importantissima informazione: questo libro è disponibile online, gratis, per chiunque voglia leggerlo. Lo trovate qui, in formato pdf, in italiano.
Una nuova edizione rivista e ampliata è stata rilasciata nel 2007, purtroppo solo in inglese, per adesso. La trovate qui.

PRO Engines of Creation: Un libro estremamente attuale anche dopo trent’anni, interessante e anche facile da leggere e capire.
CONTRO Engines of Creation: Non sappiamo quando (e se) le idee di Drexler diventeranno realtà.

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