Vorrei essere nata nel 1942 per non dover lavorare con Garanzia Giovani.

Garanzia giovani, la buona scuola, la buona politica, le startapp, lo smartfon, l’aipad, il mec, la laurea, il giardino, lo steig, il campeggio, il discaunt, l’inglese, i cinquecento euri lordi, l’inps, la lingua italiana, la pubblicità, il web, la disoccupazione, la storia contemporanea, Renzi.

Il Progetto “Garanzia Giovani” è rientrato in quel che l’italiano medio considera una “salvezza che porterà lavoro”.
Lavoro, se così si può chiamare uno sfruttamento autorizzato di taluni imprenditori che per 8 ore al giorno venderebbero anche il buco del culo pur di non pagare i dipendenti di tasca propria.

C’è che la crisi ha devastato l’Italia, c’è che tutti questi laureati figli di papà non vogliono lavorare per un cazzo, c’è che per 8 ore al giorno viene a mancare quel rispetto minimo che ogni datore di lavoro dovrebbe avere verso i propri dipendenti.

C’è che prima di Garanzia Giovani c’era il Progetto Neet, per laureati disoccupati, grande opportunità di sfruttamento di sei mesi senza alcuna possibilità realistica di assunzione.

C’è che quando sei una stagista ed hai voglia di lavorare, imparare e farti valere, accetti anche delle condizioni lavorative disumane e psicologicamente impossibili da sopportare.

C’è chi è stato costretto a dividere la minima borsa lavoro di 500€ con un collega altrettanto sfigato che non è rientrato nel progetto, un full time ripartito in due, illegalmente, un compenso preso e buttato nel cesso, soldi rubati al mio stato, soldi strappati prepotentemente.

Soldi condivisi perchè il karma prima o poi ci ripagherà delle buone azioni.

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Garanzia Giovani è il futuro!

C’è che devi accettare il “ricatto” di un part time di 4 ore e mezza di lavoro (+ 2 di autobus) “inter nos” e siamo tutti felici… o farti 8 ore di lavoro + 2 di autobus per andare e venire (da lavoro) così da non avere più una vita… oppure se vuoi puoi cambiare strada…e andare a fanculo felicemente.

C’è che lo stato Italiano dà l’opportunità di scegliere al datore di lavoro quante ore settimanali far sudare al povero stagista: l’orario del tirocinio infatti non deve essere inferiore a 25 ore settimanali (che ci potrebbe anche stare) e non deve essere superiore all’orario settimanale previsto dal contratto o accordo collettivo applicato dal soggetto ospitante, peccato che il soggetto ospitante sia orientato sempre verso le 40 ore settimanali. E’ tollerato il 30% di assenze…ma queste assenze non sono tollerate dal soggetto ospitante il quale inizia come una suocera a tormentarti l’esistenza già di prima mattina e a farti pesare la cosa come se fosse lui a darti i soldi.

Tra l’altro, il soggetto ospitante non viene MAI valutato ex ante in base alla qualità del servizio offerto; chiunque abbia buoni rapporti con i dipendenti del centro per l’impiego o simili e dei soldi per pagare le percentuali ai tizi che ci lavorano, addetti a sbrigare le pratiche di avvio del tirocinio, potrà avere uno schiavo/stagista aggratis, free, no money, freeware, senza soddi.

Il soggetto ospitante non verrà MAI valutato ex post. Nessun feedback richiesto al tirocinante, niente di niente, ti chiederanno solo sorrisi di convenienza e incazzatura permanente.

Ogni azienda o individuo con Partita iva può ospitare fino a 2 tirocinanti ( il numero varia anche in base ai dipendenti) ma se non hai dipendenti ma la tua società, anche fittizia, esiste nelle carte, tu stagista potrai inserirti nel magico mondo del lavoro! Yuppy!!!

A nessuno importa se il tuo tutor è una capra e non ti darà nessun supporto, nè ti insegnerà qualcosa di utile, a nessuno importa se lavori più ore di quante te ne tocchino, a nessuno importa se svolgi mansioni poco qualificanti che non rientrano nel tuo profilo…che tu sia laureato o meno…il tuo “datore di lavoro” arriverà a chiederti cose assurde, come per esempio pulire il luogo dove lavori, dal cesso arrivando alle cartacce, e a meno che tu non faccia il pulitore di professione, sono mansioni che non ti toccano.

Si. Hai capito bene. Starà a te far rispettare il tuo ruolo con la stessa faccia tosta di chi ti richiede di fare cose assurde.

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Garanzia Giovani schiavi

Con Garanzia Giovani a nessuno importa che tu sia in un luogo confortevole e sicuro, a nessuno importa delle tue condizioni fisiche e mentali durante il tirocinio, a nessuno importa una valutazione in itinere del tuo percorso formativo.

A nessuno importa che tu tirocinante abbia responsabilità da dipendente effettivo, con tutte le conseguenze annesse, a nessuno importa dei rimproveri ingiustificati, dell’arroganza e della maleducazione della maggior parte dei tutor ed eventuali dipendenti.

A nessuno importa che il tuo lavoro che vale mille mila euri venga sottopagato, a nessuno importa che quei clienti a cui hai dato tanta importanza, donato professionalità e dedicato settimane di lavoro, non saranno mai i tuoi clienti, non sapranno mai che il lavoro l’hai svolto tu, non sapranno mai che hai studiato anni, ti sei sbattuto, che hai accettato condizioni lavorative vergognose pur di fare esperienza e curriculum, che hai inghiottito l’amaro, l’acidità e il terrorismo psicologico.

A nessuno importa della tua salute, la tua tendinite non ti ringrazierà, come nemmeno il tuo mal di schiena e la tua emicrania, il tempo che ci vorrà per recuperare non sarà mai abbastanza per ritornare a capire che tu hai un valore, che devi preservarti, farti rispettare e che la vita non è fatta solo di lavoro, che devi uscire, socializzare e pensare ad altro.

A nessuno importa di te e nessuno dei tuoi simpatici tutor-datori ti dirà mai “BRAVO! Bel lavoro!” …compiacersi dei risultati di un tirocinante non è contemplato nella sfera delle possibili emozioni.
Il rosicamento silenzioso, per i complimenti indiretti di ignari clienti soddisfatti del risultato, anche se non è inserito nei possibili sentimenti…è invece percettibile e palese.

Avrò beccato tutor di merda, ma la realtà è questa.

Grazie a Garanzia Giovani i tuoi genitori ti guarderanno con la pena che si ha per un topo morto in mezzo alla strada, pretenderanno da te collaborazione oltre l’orario lavorativo con un costante stress casalingo, noncuranti della stanchezza dovuta al tuo lavoro. Naturalmente con uno stipendio da fame e i ritardi che dipendono dall’ignoto non potrai permetterti alcuna casa-stanza dove andare a vivere.

Quando tu, caro stagista avrai terminato finalmente i tuoi 6 mesi ricevendo a stento un terzo dello stipendio per via dei ritardi dell’inps, dei finanziamenti bloccati, delle ferie che ci vogliono ad agosto, delle email non lette, delle telefonate a vuoto, e quando tu caro stagista avrai chiesto prestiti ai tuoi cari pur di sopravvivere in questo duro periodo di stress emotivo, spendendo la metà del budget in benzina/autobus e l’altra metà in psicoterapeuti e birre, beh..allora si che arriverà quel momento X in cui tutto cambierà: in meglio o in peggio.

IN MEGLIO-Peggio: dopo mesi di sangue e sacrifici vieni assunto dall’azienda con un contratto part time di 300 euro…mentre a quello che da oggi sarà ufficialmente il tuo Capo daranno un premio bonus, più tu sei lavorativamente sfigato più il bonus sarà alto, e per averti fatto questo favore tu stagista dovrai ringraziarlo ogni giorno per averti concesso questa opportunità.

IN PEGGIO-Meglio: dopo mesi di sangue e sacrifici non vieni assunto dall’azienda. Il tuo tutor/capo ti riempirà di scuse, pianti strategici, anteprime del conto bancario e bollette da pagare, poi ti chiederà di aprire la tua bella partita iva per continuare a collaborare, così da darti 5 euro per ogni 3 lavori svolti, soldi che arriveranno solo dopo minacce.
Nel frattempo ti saluterà sui social con un indimenticabile “Ciaone Proprio” nel mentre sbriga le nuove carte per il nuovo stagista/tirocinante che prenderà felicemente il tuo posto per ricominciare così da zero il ciclo del tirocinio infinito aggratis, free, no money, senza soddi, freeware, amen.

Il Lavoro nobilita l’uomo…dicevano.