Vi proponiamo un viaggio nel mondo del Codex Seraphinianus, probabilmente il libro illustrato più affascinante mai creato.

Codex Seraphinianus
Codex Seraphinianus

Mi sono imbattuto nel Codex Seraphinianus per caso, una sera in cui non avevo nulla da fare. Non ricordo cosa stessi cercando su internet o perchè, fatto sta che ad un certo punto trovai un’immagine che mi lasciò a bocca aperta. Sotto c’era una didascalia che diceva “Codex Seraphinianus”.
Quel momento lo ricordo tutt’ora anche se è passato più di un’anno.

Il Codex Seraphinianus è un atlante illustrato di un mondo allucinante, un mondo in cui niente è quello che appare: piante, animali, mestieri, città, tecnica, astronomia, tutto ciò che è normalmente contenuto in un’enciclopedia qui è rielaborato dalla fantasia e dalla creatività del suo geniale autore, Luigi Serafini.

Codex Seraphinianus alberi
Trovate un senso, se ci riuscite

Ciò che rende il Codex Seraphinianus così affascinante è il fatto che davvero, sfogliandolo, avete l’impressione che questo libro venga da un’altro mondo. Il mondo ritratto nel Codex si mostra dettagliatamente in tutta la sua surreale bellezza eppure si nasconde, le immagini rimangono un mistero anche dopo averle guardate a lungo.
Perchè una spiegazione c’è: tutte le illustrazioni sono correlate da testi che spiegano – come in una pubblicazione scientifica – il senso altrimenti oscuro di quello che state vedendo.
Sfortunatamente, però, il testo del Codex Seraphinianus è in una lingua che nessuno di voi potrà mai comprendere, scritta in un alfabeto che nessuno ha mai visto.
Potete solo immaginare, potete solo supporre il senso di quello che vi sta davanti: a volte avrete l’impressione di aver capito, altre volte vi troverete del tutto spaesati e rimarrete incantati a guardare le illustrazioni cercandovi una chiave di lettura, un significato, un perchè.

Codex Seraphinianus alberi
Sezione “botanica”, a quanto pare.

Chiarisco: voi sarete consapevoli che è una lingua inventata e che in realtà non c’è scritto nulla, ma l’illusione è così forte, la coerenza interna così perfetta, la bellezza delle immagini così coinvolgente che questo sarà assolutamente irrilevante.

Sfogliare il Codex è un’emozione unica, un’emozione che vi potrete permettere però solo se siete disposti a sprendere 85 euro per le 350 pagine e le circa mille illustrazioni che compongono questo libro straordinario.

Noi dell’Osservatore Bipolare ne abbiamo molte e abbiamo fatto una succosissima gallery, come al solito.

[fbphotos id=1479123062304158 limit=4 size=medium]

Ps: l’Osservatore Bipolare per adesso sfoglia solo i volantini delle offerte alla ricerca della carta igienica economica. E’ una situazione terribile ma voi potete aiutarlo, come al solito piacendo la nostra pagina fb!

3 Responses

  1. E’ vero, e si dice tra l’altro che Luigi Serafini conoscesse il Voynich e si sia ispirato proprio ad esso per la creazione del suo Codex.
    Tuttavia ridurre l’universo fantastico e allucinante del Codex a una scopiazzatura del Voynich non sarebbe giusto, Serafini si sarà senza dubbio ispirato a quello ma la sua opera brilla di luce propria.