La mostra Body Worlds di Gunther von Hagens a Bologna si chiude il 30 Marzo. Vi raccontiamo una delle opere più controverse e affascinanti degli ultimi tempi.

Inizio questo articolo con una comunicazione di servizio: la mostra “Body Worlds” di Gunther von Hagens è stata prorogata fino al 30 marzo.
Il che significa che se vivete a Bologna o avete la possibilità di spostarvi fareste bene ad affrettarvi e ad andarla a vedere.

L’opera di Gunther von Hagens, nonostante le – in realtà non troppe – polemiche di stampo etico e la presenza di contenuti piuttosto forti, è uscita in fretta dai confini di una cerchia ristretta di appassionati approdando al grande pubblico.
Il successo e la proroga della mostra di Bologna ne sono un esempio lampante.

Ma cos’è Body Worlds? Beh, è quello che sembra: una mostra sul corpo umano. Una mostra che ha un carattere un po’ difficile da definire, tra l’arte e la divulgazione scientifica.
Una mostra in cui la curiosità verso la tematica dell’anatomia umana si incontra con una sorta di timore reverenziale e di leggero disagio che nasce dal contemplare la realtà – non il realismo – di quello che siamo, dall’averlo davanti: sezionato, aperto, esposto come un’oggetto o – per meglio dire – come un’opera d’arte.

Body Worlds inside
Immagine tratta dalla mostra “body worlds”

Chiariamolo, se non si fosse capito: quelle che vedete in queste immagini non sono riproduzioni.
Sono corpi umani reali, trattati con un metodo rivoluzionario chiamato plastinazione, che permette di conservare i tessuti in modo perfetto.

All’attenzione scientifica nell’opera di von Hagens si unisce però quella estetica: i corpi di “Body Worlds” sono posti in pose dinamiche, a volte ironiche e volte drammatiche. Li vediamo nell’atto di giocare a calcio, danzare, abbracciarsi.

Non è soltanto una mostra sul (o del) corpo umano, ne è in qualche modo una celebrazione, una celebrazione della bellezza e della complessità di cui siamo fatti e di cui non siamo pienamente consapevoli.

body worlds dance
Danza

Degli uomini e donne di cui è fatta la mostra ne possiamo ammirare i muscoli, le ossa, la stupefacente complessità degli organi interni, e tutto ciò acquista una forza espressiva devastante che le riproduzioni che vediamo quotidianamente nei programmi di medicina alla tv non hanno nemmeno lontanamente.

Per qualche motivo l’incontro col corpo “reale” ci mette a contatto con quelle domande fondamentali sull’essenza della nostra umanità, sul significato della vita e della morte che un po’ tutti ci poniamo.
Body Worlds è un viaggio avvincente ed inquietante che, se ne avete la possibilità, dovreste intraprendere fin quando vi è possibile.
Avete tempo fino al 30 Marzo.

Vi lascio il sito ufficiale della mostra e il trailer, e vi ricordo anche che potete sfogliare la nostra gallery (sotto il video) con alcune delle opere esposte.

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PRO Body Worlds: un’esperienza unica, forse inquietante, sicuramente indimenticabile.
CONTRO Body Worlds: magari qualcuno facilmente impressionabile non sarà in grado di sostenerla.

Ps: l’Osservatore Bipolare cerca di applicare la plastinazione alle cotolette, così per passare il tempo. Se vuoi aiutarlo nelle sue folli ricerche  mettere un mi piace alla pagina facebook.